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venerdì 5 maggio 2023

L'arte generativa: tra innovazione e creatività umana

Sintesi della diretta di giovedì 4 maggio 2023.

L'arte generativa, con l'uso di algoritmi e intelligenza artificiale, sta rivoluzionando il modo in cui concepiamo e creiamo un’opera. Questa forma d'arte, sebbene possa avere sia un impatto positivo che negativo sulla creatività degli artisti, offre innumerevoli opportunità per ampliare la creatività e portarli a scoprire nuovi modi di pensare e nuove tecniche.

Questa nuova forma d'arte permette ai creatori di sperimentare combinazioni di stili, temi e tecniche che forse non sarebbero stati possibili o praticabili con metodi tradizionali. L'uso dell'IA può spingere gli artisti a sfidare i confini della loro immaginazione e ad aprirsi a nuove possibilità artistiche. 

Tuttavia, è importante considerare che la gen-art potrebbe anche portare a una certa dipendenza dalla tecnologia e, in alcuni casi, limitare la fantasia dell'artista se utilizzata in modo eccessivo o sostitutivo della creatività umana. Per mitigare questa limitazione, gli artisti possono utilizzarla come strumento complementare per arricchire e migliorare il loro lavoro, piuttosto che come sostituto della loro creatività e abilità.

La gen-art sta cambiando il paesaggio artistico e le possibilità creative a nostra disposizione. Presto abbraccerà varie forme espressive come l'immagine, la musica, il video e la realtà virtuale. Gli artisti potranno combinare stili diversi e utilizzare strumenti come visori di realtà aumentata e virtuale per la creazione e la fruizione delle loro opere. L'arte generativa e le stampanti 3D apriranno anche la possibilità di diventare scultori generativi, rivoluzionando completamente il modo in cui concepiamo e creiamo le opere tridimensionali.

L'arte generativa rappresenta un'evoluzione nel campo dell'arte e offre un potenziale enorme per gli artisti che cercano di esprimere la loro creatività in modi nuovi e innovativi. Se utilizzata con saggezza e come strumento complementare alla creatività umana, può portare a nuove scoperte e realizzazioni artistiche mai viste prima. Personalmente, non vedo l'ora di vedere cosa riusciremo a creare con questi strumenti rivoluzionari.

Ti piace la mia gen-art? Visita la mia galleria.

Rivedi la diretta nella quale approfondisco gli argomenti sintetizzati in questo post:



venerdì 31 marzo 2023

L'uguaglianza di genere: il volo della società verso un futuro migliore

L'uguaglianza di genere è un tema molto importante nella nostra società. Nonostante gli sforzi compiuti negli ultimi anni per raggiungere una maggiore equità tra uomini e donne, ci sono ancora molte sfide da affrontare per creare una collettività davvero inclusiva e giusta per tutti.

Una delle questioni principali riguarda l'accesso alle opportunità lavorative e alla rappresentanza in posizioni di potere. In molti settori, le donne guadagnano meno degli uomini per lo stesso lavoro e sono sottorappresentate nei ruoli di leadership. Anche se ci sono stati progressi in questo senso, c'è ancora molta strada da fare per garantire che il genere femminile abbia le stesse opportunità di quello maschile.

L'uguaglianza non riguarda solo il mondo del lavoro. In ogni aspetto della vita, uomini e donne dovrebbero avere le stesse opportunità, la stessa considerazione e lo stesso rispetto. Ciò significa riconoscere il valore di ciascuno come individuo e non limitarsi a giudicare in base al sesso.

Un altro aspetto importante riguarda la divisione del lavoro domestico e la cura dei figli. Spesso, sono ancora solo le madri a doversi occupare della gestione della casa e della cura della prole, anche quando lavorano fuori casa. Questo può essere un ostacolo per il loro sviluppo professionale e personale e può limitare la loro libertà di scelta. È importante che anche gli uomini si assumano la loro responsabilità in questo senso e condividano equamente i compiti domestici e l’educazione dei piccoli.

L'uguaglianza di genere riguarda soprattutto la nostra cultura e la nostra mentalità. È fondamentale che sia riconosciuto il valore delle donne e degli uomini in tutti i campi, che siano incoraggiati a perseguire i loro sogni e a realizzare il loro pieno potenziale. La cultura e la società dovrebbero essere libere da stereotipi di genere e dalle discriminazioni.

Sono fermamente convinto che l'uguaglianza di genere sia un obiettivo che debba essere perseguite in tutti gli aspetti della vita. Richiede l'impegno di tutti noi, maschi e femmine, per creare una società inclusiva, equa e rispettosa, dove il valore di ogni individuo sia riconosciuto e apprezzato. Solo allora potremo raggiungere il vero potenziale delle nostre comunità e del mondo intero.



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venerdì 24 marzo 2023

L'importanza dell'ottimismo

Dalla discussione sul capitolo 6 del libro 'L'Erede della Luce'.

In un mondo in cui ci circondiamo di relazioni, amicizie e situazioni di lavoro, è inevitabile che, prima o poi, ci imbatteremo in persone che cercheranno di ingannarci o manipolarci. Tuttavia, è fondamentale non perdere l'ottimismo, anche di fronte a tali sfide. In questo blog post, esplorerò l'importanza di mantenere un atteggiamento positivo e di non lasciarci scoraggiare dai momenti difficili della vita.

1. La resilienza è la chiave

La resilienza è la capacità di adattarsi e superare le avversità. Quando manteniamo un atteggiamento ottimista di fronte agli inganni, siamo in grado di reagire meglio alle situazioni difficili e di trovare soluzioni creative per affrontarle. La resilienza ci permette di imparare dai nostri errori e di trasformarli in opportunità di crescita.

2. L'ottimismo aiuta a mantenere la salute mentale ed emotiva

L'ottimismo ha un impatto diretto sulla nostra salute mentale ed emotiva. Una visione positiva della vita ci aiuta a gestire lo stress e a ridurre il rischio di depressione e ansia. Inoltre, l'ottimismo può contribuire a migliorare la nostra autostima e la nostra fiducia in noi stessi, aspetti fondamentali per affrontare e superare le sfide della vita.

3. L'ottimismo favorisce le relazioni positive

Mantenere un atteggiamento ottimista ci aiuta a costruire e mantenere relazioni positive con gli altri. Invece di focalizzarci sulle esperienze negative e sulle persone che ci hanno deluso, possiamo concentrarci su coloro che ci sostengono e ci apprezzano. Questo approccio può portare a una rete di sostegno più solida e a relazioni più profonde e significative.

4. L'ottimismo ci permette di vedere il bene nel mondo

Sebbene ci siano persone che cercano di approfittare degli altri, è importante ricordare che ci sono anche moltissimi altri che lavorano per creare un mondo migliore. Concentrandoci sulle azioni positive di questi individui, possiamo trovare la motivazione e l'ispirazione per unirci a loro e contribuire a creare un impatto positivo nella nostra comunità e nel mondo.

5. L'ottimismo ci rende più aperti alle opportunità

Quando siamo ottimisti, siamo più propensi ad accogliere nuove esperienze, idee e opportunità. L'ottimismo ci permette di superare le difficoltà e di vedere le belle cose della vita e ci spinge a fare del nostro meglio ogni giorno, non solo per noi stessi ma anche per gli altri.

Sono quindi fermamente convinto che sia fondamentale prendersi cura della propria salute mentale anche in situazioni difficili in cui ci sentiamo ingannati o manipolati o quando altri cercano di trasferire su di noi le loro emozioni negative. Grazie all'ottimismo, possiamo comunque raggiungere grandi traguardi, a beneficio di noi stessi e degli altri.

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venerdì 10 marzo 2023

L'ostinazione: virtù o difetto?

Dalla discussione sul capitolo 4 del libro 'L'Erede della Luce' (prima parte, seconda parte)

Molti di noi possono essere ostinati a volte, ma non sempre è facile capire se questo tratto è una virtù o un difetto. In realtà, l'ostinazione può essere vista in modo positivo se viene utilizzata come caparbietà e tenacia per superare le difficoltà e in modo negativo se insistiamo a ripetere gli stessi errori.

Questo atteggiamento mentale può essere una risorsa per raggiungere i nostri obiettivi, ma deve essere bilanciato con la capacità di adattarsi alle situazioni e di saper riconoscere quando è il momento di lasciar perdere. Nelle relazioni di coppia, ad esempio, l'ostinazione può essere utile se aiuta a superare i problemi, ma in alcuni casi può essere necessario avere il coraggio di porre fine alla relazione per il proprio percorso evolutivo.

Un esempio di resilienza è quello di Lil, la protagonista del libro L'Erede della Luce, una ragazza che ha affrontato un evento drammatico e ha perso tutto ciò che aveva. Nonostante le difficoltà, Lil non crolla e trova il modo di evolversi attraverso gli ostacoli. La trilogia I Rami del Tempo trasmette il messaggio che l'abilità di resistere agli inconvenienti e di crescere grazie a essi è la chiave per crescere e fiorire nella vita.


La manipolazione è un tema molto importante. Spesso siamo influenzati dalla politica, dalla pubblicità, dai media e da altri strumenti onnipresenti. È fondamentale lottare per la nostra libertà e imparare a formare i nostri pensieri, utilizzando il dialogo, la critica e il coraggio di rivedere le nostre idee.

La realtà talora può essere più brutale della fantasia e a volte è difficile descriverla in modo completo e accurato nella scrittura. Tuttavia, nei libri che scrivo cerco di fare del mio meglio per rappresentare anche la sofferenza e il dolore del mondo moderno.

Dobbiamo essere consapevoli delle nostre emozioni e raggiungere tale consapevolezza attraverso la meditazione, la lettura, la camminata, ecc. Tuttavia, è anche utile essere strategici e ragionare come dei giocatori di scacchi, senza lasciarsi trasportare completamente dalle emozioni.

L'educazione fin dalla scuola elementare è un'arma potente per combattere gli stereotipi culturali che impediscono alle donne di ottenere posizioni lavorative di valore e di affermare i loro diritti. Bisogna lottare contro la discriminazione di genere, la violenza sulle donne, gli abusi e le ragazze devono pretendere rispetto in qualsiasi contesto. La società si impoverisce se non valorizza la figura femminile.

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martedì 7 marzo 2023

Migliora la tua relazione con il cibo mangiando lentamente

Mangiare lentamente è una pratica che può portare numerosi benefici per la salute, non solo per la digestione e il controllo del peso, ma anche per il benessere psicofisico. Ecco alcuni consigli pratici su come farlo:

  1. Prenditi il tempo necessario: non c'è bisogno di affrettarsi a finire il pasto in fretta e furia. Prova a dedicare almeno 20-30 minuti al pasto, prendendoti il tempo di gustare e apprezzare il cibo.
  2. Cerca di masticare ogni boccone almeno 20-30 volte prima di ingoiare. In questo modo, il cibo viene triturato adeguatamente e può essere digerito più facilmente.
  3. Concentrati sul cibo: evita distrazioni come la televisione o il telefono durante i pasti.
  4. Fai delle pause: metti a tacere la forchetta ogni tanto e prenditi una pausa. Respira profondamente e goditi il momento.
  5. Bevi acqua in modo da ridurre la velocità del pasto e saziarti prima.
  6. Mangiare con la mano non dominante: questo può aiutarti a uscire dal pilota automatico e a essere più consapevole di ciò che stai mangiando.
  7. Ascolta i tuoi segnali di fame fisica e mangia solo fino a sentirti sazio/a.
  8. Impostare un obiettivo: prima di iniziare, ricorda di voler mangiare lentamente e di goderti il cibo. Puoi anche ripeterti mentalmente o ad alta voce “Mangio lentamente” o "Mangio con attenzione".
  9. Prova a distinguere tra la vera fame e le altre motivazioni per mangiare, come lo stress, la noia, le emozioni, le abitudini, ecc.
  10. Coinvolgi tutti i sensi nel mangiare, notando i colori, gli odori, i suoni, le consistenze e i sapori del cibo e come ti senti mentre lo mangi.
  11. Apprezza il cibo, riconoscendo da dove proviene e chi lo ha preparato.

Inoltre, per chi corre o fa sport, mangiare lentamente può aiutare a prevenire i problemi gastrointestinali e ad assorbire meglio i nutrienti essenziali per la salute e le prestazioni.

Io adoro seguire l'Hara Hachi Bu, una filosofia degli abitanti dell'isola giapponese di Okinawa, che consiste nel mangiare fino all'80% di sazietà e che mi ha aiutato nel tempo a ripristinare la memoria muscolare dello stomaco e a evitare di andare oltre il segnale di fame.

Mangiare lentamente può essere un modo per apprezzare meglio il cibo e la vita in generale, oltre a migliorare la propria relazione con il nutrimento e il proprio benessere fisico e mentale. Prova a mettere in pratica questi consigli e vedrai come dedicare il giusto tempo ai pasti può diventare un'abitudine
piacevole e benefica per la tua salute.

venerdì 3 marzo 2023

Sfidare noi stessi


Dalla discussione sul capitolo 4 del libro 'L'Erede della Luce'.

Sfidare sé stessi è una parte fondamentale dell'evoluzione individuale, poiché significa superare le proprie paure e i limiti mettendosi alla prova in situazioni nuove ed emozionanti. Tuttavia, questo lavoro su di noi non dovrebbe mai essere visto come un'impresa solitaria. Possiamo essere ispirati dagli altri, dalle loro storie di successo e di fallimento e dalle loro esperienze di crescita personale. Grazie al loro esempio e alla nostra tenacia, possiamo spingerci a raggiungere obiettivi che sembrano al di là delle nostre capacità.

Nel caso di Miril, la sfida consiste nel fare la scelta giusta in una situazione estrema in cui la sua sopravvivenza è in gioco. La decisione di utilizzare la telepatia per difendersi da un animale feroce è coraggiosa e dimostra la sua capacità di andare oltre i limiti culturali e agire istintivamente. Tuttavia, la sua visione sacra della vita e il rispetto per ogni essere vivente rimangono intatti, dimostrando la sua capacità di agire in modo etico e rispettoso.

La sfida può assumere forme diverse a seconda della persona e della situazione. Può essere fisica, come la corsa di un maratoneta, o mentale, come imparare qualcosa di nuovo. Per diventare la persona che vogliamo essere, dobbiamo andare oltre ciò che siamo.

Per superare sé stessi, è fondamentale avere un'idea chiara dei nostri obiettivi e delle proprie priorità. Possiamo iniziare con piccoli passi, come fare una nuova attività ogni settimana o leggere un libro su un argomento che ci interessa.

È essenziale essere aperti ai fallimenti e alle difficoltà, sapendo che questi fanno parte del processo di crescita. Quando ci imbattiamo negli ostacoli, dobbiamo cercare di capire cosa ci ha impedito di raggiungere il nostro obiettivo e trovare un modo per superare questi impedimenti. In ogni caso, non dobbiamo mai fermarci e dobbiamo sempre agire, anche a costo di sbagliare.

Infine, è importante trovare il coraggio di sfidarci costantemente e di non arrenderci mai. Può essere difficile, ma solo così abbiamo la possibilità di scoprire il nostro vero potenziale e di realizzare i nostri sogni più grandi. La vita è piena di possibilità e, se siamo disposti a metterci in gioco, possiamo raggiungere grandi traguardi e diventare la migliore versione di noi stessi.

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giovedì 2 marzo 2023

What do we feel when we create art?

Creating art is a unique experience that makes us feel many different emotions. On the one hand, we experience an intimate and personal moment in which we feel completely immersed in our creative world. On the other hand, we feel driven to share and try to communicate something meaningful to others.

When I create art, I feel a mixture of emotions: love, passion, desire, despair... but above all, wonder. The same wonder I felt as a child when I encountered something I never expected.

Art can be unpredictable and surprising. We feel a sense of wonder and satisfaction when we generate something that exceeds our expectations.

(Creare arte è un'esperienza unica che ci fa provare molte emozioni diverse. Da un lato, si vive un momento intimo e personale, in cui ci sentiamo completamente immersi nel nostro mondo creativo. Dall'altro, ci sentiamo spinti alla condivisione e cerchiamo di comunicare qualcosa di significativo agli altri.

Quando creo arte, sento un misto di emozioni: amore, passione, desiderio, disperazione... ma soprattutto stupore. Lo stesso stupore che provavo da bambino quando mi trovavo di fronte a qualcosa che non mi sarei mai aspettato.

L'arte può essere imprevedibile e sorprendente. Quando generiamo qualcosa che supera le nostre aspettative, proviamo un senso di meraviglia e gratificazione.)






venerdì 24 febbraio 2023

Amore, libertà e meditazione: una ricetta per la felicità

Dalla diretta di giovedì 23 febbraio 2023

La meditazione, l'amore e la difesa della libertà sono tre pilastri fondamentali per vivere una vita equilibrata, felice e piena di significato. Possono aiutarci a coltivare la nostra mente, il nostro spirito e il nostro corpo, contribuendo a sviluppare una maggiore consapevolezza di noi stessi e del mondo che ci circonda.

La meditazione può diventare un'abitudine quotidiana che ci aiuta a mantenere l'equilibrio emotivo, mentale e fisico. Può aiutarci a ridurre lo stress, l'ansia e la tensione, migliorando la nostra capacità di concentrazione e di autocontrollo. Può anche aiutarci a connetterci con le parti più profonde di noi stessi, aumentando la nostra consapevolezza e la nostra comprensione delle nostre emozioni e dei nostri pensieri. 

L'amore è un'altra forza potente che può migliorare la nostra vita. L'amore ci connette con gli altri, donandoci una sensazione di appartenenza e di solidarietà. Ci aiuta a trovare significato nella nostra vita e ci motiva ad affrontare le sfide e le difficoltà. L'amore può essere una fonte di gioia e felicità che ci accompagna lungo il cammino.

La visualizzazione è una tecnica che può aiutarci a raggiungere i nostri obiettivi e le nostre aspirazioni. La visualizzazione ci permette di immaginare come vogliamo che vadano le cose e di concentrare la nostra mente e la nostra energia sui nostri obiettivi. Ci aiuta a prepararci mentalmente per le sfide e per gli eventi importanti, migliorando la nostra sicurezza e le nostre performance.

Infine, la difesa della libertà è un compito importante che riguarda tutti noi. Dobbiamo proteggere i nostri diritti, lottando per un mondo più giusto e più equo. Dobbiamo essere consapevoli delle minacce che ci circondano e lavorare insieme per proteggere la nostra libertà e quella degli altri. La libertà è un valore fondamentale, che ci permette di vivere la vita che desideriamo e di essere noi stessi.

Meditazione, amore e difesa della libertà ci aiutano a scoprire la bellezza della vita e il nostro potenziale interiore. Con attenzione, determinazione e impegno, possiamo vivere una vita felice e piena di significato.


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lunedì 20 febbraio 2023

40 minuti di felicità 🧡🏃

Ieri ho corso la mia quinta corsa campestre e sono stati quaranta minuti di pura felicità. Anche nei momenti di maggiore sofferenza, mi sono sentito benissimo. Provavo dolore fisico, ma ero comunque carico e continuavo a pensare a quanto mi stessi godendo l'esperienza.

Nella mia vita ho praticato varie discipline sportive, come la pallacanestro da adolescente, il nuoto, il calcetto del giovedì sera con gli amici e lo sci. Ho anche camminato molto e ho fatto tante escursioni. Tuttavia, non sono mai stato così coinvolto come nel running.

Adoro correre, specialmente in compagnia, e amo le gare. Riesco a percepire tutta la bellezza del movimento, il corpo che respira, la mente libera.

Mi piace condividere lo sport che amo con altre persone. È divertente, appassionante e si sente un'emozione che accomuna la maggior parte di corridori. Vivo la competizione con grande serenità. Quando un atleta mi supera, penso a quanto sia bravo, e quando sono io a sorpassare qualcun altro, lo faccio con leggerezza.

Esperienze come quella di ieri sono molto preziose. Negli ultimi tempi ho partecipato a diversi eventi podistici in condizioni non ottimali, con il raffreddore o poco dopo una malattia influenzale. Ieri, invece, stavo bene e non avevo preoccupazioni. La temperatura era fantastica e il prato era colorato di un verde che mi entrava nell'anima.

Alla fine del cross ero stanco, ma pieno di energia e non vedevo l'ora di tuffarmi, tra un paio di settimane, nel prossimo trail.



venerdì 17 febbraio 2023

Spicchiamo il volo per liberarci dalle ossessioni e dai pesi del passato.

Dalla diretta di giovedì 16 febbraio 2023

Spesso ci sentiamo bloccati dalle ossessioni, dalle paure del passato, dalle difficoltà, dal senso di impotenza e dal timore di perdere. Questi stati emotivi negativi ci impediscono di spiccare il volo e di dare di più. Noi possiamo sempre fare cose grandiose, ma questi pesi non ci permettono di vedere tutte le possibilità che abbiamo dinanzi a noi.

La cosa più importante è non arrendersi mai e avere il coraggio di riprovarci, sempre e comunque. Le vittorie spesso nascono da una lunga sequenza di sconfitte e da molti errori. Quindi, non bisogna mai abbattersi.

I bambini hanno la spensieratezza tipica della fanciullezza e in questo sono molto più saggi da noi e possono esserci di grande esempio.

Non dobbiamo mai pensare che qualsiasi cosa facciamo ci condurrà sempre allo stesso esito negativo. Dipende molto più da noi di quanto crediamo.

Trovare l'equilibrio tra un buon ottimismo e un sano realismo è fondamentale per raggiungere i nostri obiettivi. Non dobbiamo mai cadere nel pessimismo o nella negatività. Nonostante tutto ciò che ci blocca, dobbiamo mantenere il desiderio di combattere e di dare il massimo. 

È sempre possibile raggiungere traguardi straordinari e plasmare la nostra esistenza ogni giorno, dipende da noi e dalla nostra capacità di vedere la luce di ogni nuova alba.


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venerdì 10 febbraio 2023

Dirette del giovedì sera - L'Erede della Luce, capitolo tre: Lil incontra il suo passato.

La teoria dei rami del tempo, il benessere psico-fisico, l’importanza dell’azione e il potere della scrittura.

Ecco alcuni argomenti discussi nella diretta di giovedì 9 febbraio.
La teoria alla base della mia prima trilogia suggerisce che ogni scelta crea un nuovo ramo del tempo, alcuni dei quali crescono e si rafforzano mentre altri muoiono. Le azioni di miliardi di miliardi di esseri viventi danno vigore a questi rami. 
Tornare indietro nel tempo potrebbe sembrare la soluzione per cambiare gli eventi passati, ma ciò potrebbe avere conseguenze imprevedibili sulla vita delle future generazioni. 
Nel capitolo tre, Lil si trova di fronte a un dilemma riguardo al massacro di una parte della popolazione. La scelta è difficile, ma alla fine, decide di non fare nulla per proteggere le vite future.
L'azione è sempre fondamentale sia come individui che come comunità. La fede in forze superiori può aiutare. 
La vita interiore e il benessere psicofisico sono essenziali perché influenzano la nostra vita. Mantenere l'equilibrio attraverso un'alimentazione sana, attività fisica, adeguato sonno e cura del corpo è necessario per il benessere psicofisico. Mente, corpo e spirito sono interconnessi e dobbiamo prenderci cura di ogni componente per raggiungere questo equilibrio.
Non c'è un destino predeterminato e plasmiamo il nostro futuro attraverso le emozioni, i pensieri e le azioni. Anche se la vita non sarà mai perfetta, è cruciale essere sempre pronti a ricostruire e vedere la bellezza e l'amore nella vita di tutti i giorni. La speranza è essenziale per andare avanti, anche nei momenti più difficili. 
La scrittura ha un potere immenso perché ci permette di esprimere le nostre emozioni e creare mondi immaginari che ispirano e coinvolgono il lettore. La scrittura può ispirare riflessione e azione.


venerdì 3 febbraio 2023

Dirette del giovedì sera - L'Erede della Luce, capitolo tre: la solitudine di Lil

Durante la diretta abbiamo discusso del terzo capitolo del libro "L'Erede della Luce", dove la protagonista Lil affronta una difficile situazione e prova dubbi e rimpianti per le sconfitte patite. La sua più grande preoccupazione è la solitudine causata della perdita di amici, genitori, marito e della sacerdotessa Miril.

A volte la solitudine può essere una prigione che creiamo noi stessi. Qualsiasi cosa stiamo vivendo, è sempre importante aver il coraggio di condividere i nostri problemi con gli altri e accettare il loro aiuto.

In questo capitolo Lil esprime anche la sua paura dell'ignoto, una paura condivisa da molti di noi.

Il modo migliore per affrontare questa paura è far di tutto per utilizzarla come energia positiva per scoprire cose che altrimenti non avremmo mai neppure immaginato.

Lil ha anche paura di ricorrere nuovamente all’utilizzo dei suoi poteri telepatici, poiché li ha usati inconsapevolmente per resistere a una violenza sessuale e si è pentita di aver violato l'intimità mentale dei suoi aggressori.

Durante la diretta, abbiamo anche menzionato ChatGPT, un elaboratore di testo rilasciato di recente da OpenAI, che offre velocità, immediatezza e precisione nella discussione di qualsiasi argomento, ma a volte, rispetto ai motori di ricerca tradizionali, limita la varietà delle risposte a cui possiamo attingere.

Infine, abbiamo discusso delle decisioni che prendiamo non solo basandoci sulla logica, ma anche grazie alle nostre convinzioni, paure, pregiudizi e educazione. Spesso sarebbe auspicabile prendere decisioni più indipendenti, basandoci sulle nostre riflessioni più profonde, e non lasciarsi troppo influenzare da paure e pregiudizi.






martedì 31 gennaio 2023

L'HRV: uno strumento essenziale per i runner che vogliono migliorare la forma fisica

Come runner, la mia salute e il mio benessere sono molto importanti per me. Per questo motivo, ogni giorno mi assicuro di prendermi cura del mio corpo e una delle prime cose che faccio al risveglio è misurare la mia HRV (Heart Rate Variability).

L'HRV è un indicatore del sistema nervoso autonomo e della capacità del corpo di adattarsi agli stress quotidiani. In altre parole, è un modo per valutare se il corpo è in equilibrio o se è sotto stress. Questa misurazione è importante per i runner perché aiuta a determinare se il corpo è pronto per l'allenamento o se è necessario un giorno di riposo.

Misurare l'HRV ogni mattina mi permette di monitorare la mia salute e di prevenire eventuali infortuni o malattie. Inoltre, questa misurazione mi aiuta a capire se il mio allenamento è efficace o se ho bisogno di cambiare qualcosa. Ad esempio, se la mia HRV è molto bassa, significa che il mio corpo potrebbe essere sotto stress e che potrebbe essere necessario un giorno di riposo. In questo modo, posso evitare di peggiorare la situazione e mantenere il mio corpo in salute.

Inoltre, misurare l'HRV mi aiuta a identificare eventuali problemi di salute prima che diventino gravi. Ad esempio, se la mia HRV è costantemente bassa, potrebbe significare che ho bisogno di consultare un medico per ulteriori controlli. 

In conclusione, misurare l'HRV ogni mattina è una parte fondamentale della mia routine quotidiana. Questa misurazione mi aiuta a monitorare la mia salute e la mia forma fisica e a prevenire eventuali infortuni o malattie. Se sei un runner, ti consiglio di considerare l'HRV come uno strumento utile per la tua routine di allenamento e di salute.




venerdì 27 settembre 2019

L'Eco delle Stelle: dove ci condurrà lo sguardo all'universo?

L’energia del futuro, le paure contemporanee e il mio prossimo libro nell'intervista del 12 settembre 2019.



Monica Casonato - Nel titolo “Eco delle stelle” la parola eco è molto suggestiva e può nascondere un destino. Oltre a significare un fenomeno acustico, la parola eco deriva dal greco ‘oikos’ e significa ‘casa’. Viene usata per comporre varie parole come ECOLOLOGIA (ambiente in cui si vive), ECOSISTEMA (sistema di un determinato ambiente). È solo un semplice caso o una straordinaria sincronicità con gli eventi della storia?
Nel nuovo libro i personaggi conoscono la loro origine proveniente dalle stelle. Vivono nel loro mondo come in una specie di colonia appartenente ad un’entità più vasta e di cui hanno perso le tracce molti anni prima, sentendosi separati dalla loro terra madre. Prive del collegamento con la propria galassia, un certo numero di città hanno iniziato a farsi la guerra l’una contro l’altra. Come si leggeva, purtroppo, alla fine della trilogia ne “Il Segreto della Sorgente”, gli esseri umani, privati di un dominio totalitario, in molti casi avrebbero potuto lasciarsi andare a guerre e combattimenti civili.  E così si è avverato. Nel libro, sono i personaggi a creare il proprio destino, non c’è un fato predeterminato che li spinga al ritorno alle stelle. Esiste solo un lungo e faticoso cammino che non sappiamo dove potrà sfociare. 

Monica Casonato - In alcuni titoli parli di soffi, di voci, di echi delle stelle. Oltre a suscitare un’immagine poetica, si riferiscono anche alle nuove scoperte scientifiche nel mondo dell’astrofisica? Questi titoli come si collegano con l’opera? Ci puoi anticipare qualcosa?
Ci troviamo in una società estremamente avanzata che, però, abbraccia tutto il fantastico: vi sono velature fantasy e fantascientifiche e accanto all’ intelligenza artificiale molto sviluppata vi è pure la magia. In questo caso, i soffi e le voci sono riferiti più a un sentire intimo. Ci sono dei momenti in cui i personaggi sentono un’energia intrecciarsi con un qualcosa che va oltre le loro barriere spazio-temporali, come se la loro aura si espandesse fino a toccare dei punti di luce molto lontani da loro. Parliamo di un qualcosa di intimo piuttosto che tecnologico.

Monica Casonato - Ieri sera al telegiornale hanno parlato dell’energia del futuro che sarà un’energia ricavata dalla fusione nucleare simile a quella che producono le stelle. L’energia delle centrali nucleari moderne è molto pericolosa, ha causato catastrofi e scorie radioattive. È davvero un tornare alle stelle da dove abbiamo avuto origine, secondo molti studiosi?
Della fusione nucleare se ne parla da decenni e ci sono delle ricerche sempre più avanzate che seguiamo con molto interesse. Riprodurre l’energia delle stelle non è semplicissimo, ma sarebbe auspicabile arrivare a delle forme di approvvigionamento energetico più pulito. Mi sembra importante citare, oltre alla fusione nucleare, che ora presenta dei limiti tecnologici molto complessi, altre fonti di energia pulita come il solare e l’eolico. Il problema sta nell’uso che facciamo di questa energia. Noi apparteniamo a quella specie che, trovandosi con un nuovo giocattolo tra le mani, lo può utilizzare per scopi poco nobili oppure per compiere un salto evolutivo. Se in futuro disponessimo in abbondanza delle fonti di energia alternative, la domanda sarebbe: le impiegheremmo per rovinare il nostro pianeta? La fusione nucleare consentirebbe sicuramente di avere meno anidride carbonica. Se poi tutta questa energia la utilizzeremo per distruggere le foreste, per abusare ancora di più del pianeta, questo diventerà un problema. È importante che il salto tecnologico e scientifico sia accompagnato da un salto evolutivo anche di coscienza. Altrimenti ci ritroviamo come dei bambini con la rivoltella carica in mano. 

Roberta Diamanti - Hai incontrato difficoltà durante la stesura di questo nuovo libro? Se sì, come sei riuscito ad andare avanti?
I libri pongono sempre delle grandi sfide, impossibile non viverle senza affrontare notevoli difficoltà. Ci sono stati, non lo nascondo, dei momenti in cui avrei preso e buttato tutto nel cestino, cancellando il file. Tuttavia, credendoci tanto tanto in questa opera, desidero e ci tengo molto portarla alla luce.  Anche se siamo più vicini alla meta, tuttora affronto, giorno dopo giorno, alcuni combattimenti. L'aiuto dei lettori e di un gruppo di lettrici, che hanno letto via via alcune parti, è stato un contributo interessante. Nonostante il lavoro dello scrittore sia uno spazio solitario, ritengo che il supporto energetico delle persone che gli stanno intorno sia fondamentale, naturalmente pure il supporto degli amici e della famiglia. Per me è un libro molto rivoluzionario anche dal punto di vista personale che mi ha visto introdurre dei cambiamenti nelle abitudini e nel modo di pensare.

Roberta Diamanti – Durante la scorsa intervista hai detto che nella tua nuova opera narrativa ci sono tematiche contemporanee come il terrore di avere società sempre più chiuse, che si ripiegano in se stesse e il problema ambientale. Secondo te, un libro ci può salvare da noi stessi e risvegliare le nostre coscienze?
In realtà scrivo proprio per questo, scrivo perché alla base di tutto ci sia sempre il pensiero e il sentire. Ritengo che il sentire, in qualsiasi forma d’arte venga espressa (cinema, letteratura, fotografia, pittura…) contribuisca tantissimo a risvegliare le coscienze. Ciò è importante soprattutto nelle società più chiuse e con quello che stiamo vivendo oggi in Europa è palese quanto il dibattito sia acceso. Proprio oggi ascoltavo una bella intervista ad Alessandro Baricco, il quale spiegava quanto gli europei siano tanto spaventati in questo periodo dal pericolo immigrazione e quanto ciò sia umano, sottolineando l’importanza di ripartire secondo un nuovo punto di vista. Attualmente viviamo un dibattito infervorato tra società chiuse e società aperte. Lo vediamo negli Stati Uniti dove son passati da un presidente come Obama ad uno come Trump e anche in Italia con il cambio di governo appena visto. Considero importante per l'artista, qualora lo senta, mettersi in gioco sui temi contemporanei. Ad esempio, l’aspetto ambientale è molto rilevante nelle mie opere e nei miei social (Facebook, Instagram, Twitter...). Ogni giorno creo dei post che abbiano un legame con l’elemento naturale. Fin da piccolo sento l'impegno per la protezione della natura, come fosse una delle cose più importanti della mia vita.

Roberta Diamanti – Secondo te è importante che lo scrittore provi empatia per i suoi personaggi? In quest’ultimo libro ti è mai capitato di immedesimarti in uno di loro?
Sono assolutamente congiunto ai miei personaggi, provo amore, odio, disgusto assieme a loro. Non riesco a scrivere separandomi dalle loro vicende e da chi sono. Ci sono personaggi di cui sono innamorato, personaggi da cui mi sono emotivamente distaccato dopo molto tempo, personaggi dei libri passati che ricordo con amore e commozione… Per qualcuno di loro provo una grande empatia. Ci sono personaggi che tornano, come è successo in quest’opera.

Monica Casonato - La volta scorsa ci hai parlato che uno dei titoli poteva essere “La freccia della vita” e che l’arco e le frecce potevano essere utilizzati per scoprire altre realtà parallele a quelle in cui si sta vivendo. Sono concetti della fisica quantistica molto affascinanti, ce ne parleresti ancora?
Lo strumento che utilizzano alcuni personaggi è molto semplice. La mia esigenza era quella di tornare a qualcosa di estremamente primitivo. L’arco e la freccia li utilizziamo da milioni di anni sebbene, nella storia del libro, ci troviamo in una società magica e ipertecnologica. Quando introduco nella storia questo vecchio arco di legno, esso è appoggiato ad una parete, Joel lo vede e lo prende quasi per caso. Non lo raggiunge dopo un rocambolesco percorso o avvicinandosi ad un altare. É un oggetto semplice che tutti noi potremmo costruire, creando la corda con fili d'erba o un ramo trovati in un bosco. Tutti noi potremmo utilizzarlo. Infatti, all’apparenza, Joel è un ragazzo semplice, tranquillo e all’inizio non emergono in lui particolari talenti. Attraverso quest’arco, però, riesce a fare qualcosa di incredibile e grandioso: bucare le bolle temporali passando da una dimensione all’altra, da una città viva ad una città in rovina; da un mondo distrutto dalle guerre ad altri mondi caratterizzati da molteplici aspetti diversi. L’arco rappresenta un percorso di scoperta di tutti i limiti di un essere umano, che non si riesce a superare nel proprio percorso evolutivo. Vuole essere uno strumento semplice che simboleggia, in un certo senso, un percorso che tutti noi possiamo fare. 

Roberta Diamanti – A quale pubblico è dedicato il nuovo libro?
Non è un libro dedicato solo ai cultori del fantasy puro o della fantascienza. Non è un libro cioè troppo elitario, ma rivolto ad un pubblico adulto. Com’è mia abitudine non ho nascosto nulla di quelle che sono le vicende umane; esistono la guerra e le battaglie, esistono delle scene horror e scene esplicite di erotismo perché fanno parte dell’essere umano, perciò non è mia intenzione celarle in quest’ opera. E c’è amore, tanto tanto amore. Le emozioni che ho provato scrivendo il libro? Direi tutte, dallo sconforto alla disperazione, dalla felicità al senso di cambiamento, dalla frustrazione al desiderio che tutto finisse e andasse avanti. IL LIBRO É UN UNIVERSO DI EMOZIONI. L’ EMOZIONE PIÙ BELLA È STATA QUELLA DELLA SCOPERTA E riuscire a trovare in me quello che non avrei mai immaginato.

Monica Casonato - Dal punto di vista storico e mitologico l’arco e le frecce hanno accompagnato l’uomo sin dall’antichità e sembrano essere strumenti per bucare il tempo e varcare una soglia molto misteriosa.  Quando hai scelto l’arciere, a chi ti sei ispirato tra gli eroi del passato?
Non mi sono ispirato ad un eroe in particolare. È una di quelle intuizioni uscite semplicemente così. Probabilmente nelle mie opere vi sono molti riferimenti alla letteratura epica antica. L’arciere è uscito da solo. A posteriori mi vengono in mente tanti arcieri della letteratura ma, quando è nato, era come se vibrasse attorno a me e io l’avessi canalizzato. 

Monica Casonato - Nella cultura orientale l’arco rappresenta non solo uno strumento di caccia, ma anche un esercizio spirituale. È così anche nella società arcieri in cui entra Joel?
In questo caso la parte spirituale è fondamentale: l’arco vibra, l’arco parla, ha dei poteri e tutte queste parti sono collegate fortemente al sentire della persona. L’arco è la manifestazione dell’anima del personaggio. Riesce ad agire, a fendere le realtà entrando in risonanza con l’anima di chi lo utilizza. 

Viviana Navarru - Nei personaggi dei tuoi libri ognuno ha un proprio ruolo, cosa ti ispira la parte che devono svolgere nel racconto? Il loro nome o la storia evolve pagina dopo pagina?
Non è che il nome influenzi la storia. Nei personaggi del mio libro sono i comportamenti, il loro sentire, il loro modo di reagire agli eventi, soprattutto. Nella trilogia abbiamo Lil che viene colpita da enormi sensi di colpa a causa delle grandi perdite subite. Grazie alla sua forza riesce a superarli. Spesso noi umani non li superiamo e ci appiattiamo ad una vita che avrebbe potuto essere diversa.

Monica Casonato – La freccia scagliata dalla mano dell’arciere non è solo strumento di morte, ma anche di libertà nella tua storia?
Ci sono delle parti nella storia in cui si definisce meglio qual è questa eco delle stelle, che cos’ è quest’ energia e da dove deriva. Ci sono dei punti in cui questi personaggi, quando hanno l’arco in mano, sentono un collegamento ben preciso: alcuni una voce, un bacio, un calore, un sentimento d'amore o una sorta d'ispirazione. Questo collegamento sembra quindi materializzarsi di fronte i loro occhi. È possibile che derivi dal particolare suono che fa la corda quando la tensione viene scaricata: la corda spinge la cocca in avanti e la freccia inizia a fendere l'aria. Ma in questo caso è il passaggio dal suono, all'anima del personaggio fino alle stelle. Senza questo passaggio spirituale non vi sarebbe nulla.

Agata Finocchiaro - Non vedo l’ora di leggere il libro che uscirà a breve! Qual è stata la scintilla che ti ha ispirato per questo nuovo racconto?
La speranza. La speranza che non sia troppo tardi, la speranza che possiamo davvero lasciare ai nostri figli un mondo nel quale potranno vivere in un clima non troppo caldo, dove le coste non saranno sommerse, dove non si soffocherà, dove non ci saranno problemi irrisolvibili dovuti alla desertificazione e alle guerre per l’acqua, eccetera. Io ci credo ancora! Questa mia opera sarà la più contemporanea che ho scritto. Da un certo punto di vista l’ispirazione mi viene dalla lotta che sta facendo una parte di popolazione affinché non si vada in una direzione senza ritorno. Il mio piccolo contributo è quello dello scrittore. 

Monica Casonato - Paulo Coelho in un suo libro scrive: “La freccia è l’intenzione che abbandona la mano dell’arciere e si dirige verso il bersaglio. Sarà sfiorata dal vento e insidiata dalla forza di gravità, ma tutto ciò appartiene al suo cammino: una foglia non cessa di essere tale soltanto perché la tempesta l’ha strappata dall’albero”. E per Luca Rossi? 
È un’interpretazione interessante. Ci sono dei momenti in cui l’arco e la freccia iniziano a vivere di vita propria e dei momenti in cui essi sono degli strumenti dipendenti da quella che poi sarà la volontà dei personaggi di superare le sfide che devono vivere.  Coelho parla del vento e della forza di gravità, nel mio libro ci sono sfide enormi perché i protagonisti devono riuscire a scoprire come salvare la loro civiltà, come riuscire a capire qual è la via per non estinguersi. Qual è la via per risultare, alla fine, non un battito di ciglia in quella che è una scala cosmica molto più ampia. Noi siamo una piuma in un piccolo mondo, un sole in una piccola parte della galassia. E non sappiamo quanto all’universo importi di noi; sappiamo, tuttavia che, se ci giochiamo male le nostre carte, possiamo praticamente venire dimenticati da ciò che facilmente potrebbe distruggerci. E, allora, la vita chissà quali vie prenderà su questo nostro pianeta. Ci sono dei passaggi in cui i personaggi evidenziano il fatto che pensando sempre che tutto andrà bene, non ci saranno problemi. Non è automatico che i problemi saranno sempre risolvibili. Abbiamo sfiorato la catastrofe nucleare e abbiamo strumenti sempre più potenti nelle nostre mani. Se non ci abituiamo ad avere un percorso evolutivo che accompagni le nostre scoperte scientifiche e tecnologiche, rischiamo grosso. Questo libro rappresenta una metafora di quello che stiamo vivendo in questo momento di forte attualità o di follia. Come dei bambini, ci affacciamo in un percorso sempre più grande e insidioso, rischiando di perdere tutto.

Videointervista pubblicata sulla pagina Facebook “Luca Rossi Author” il 12 settembre 2019.
Trascrizione di Monica Casonato (Nika Lake), amministratore del gruppo Facebook “Leggere Luca Rossi”.

martedì 17 settembre 2019

Vi svelo “L’Eco delle Stelle”

Nell’ultima intervista sulla mia pagina Facebook rispondo alle domande dei lettori sul mio prossimo libro.



Monica Casonato - Caro Luca, siamo ormai prossimi alla pubblicazione del tuo nuovo libro, come ti senti?
È un momento elettrizzante, emozionante e spaventoso. Quando si finisce di scrivere un’opera non si sa mai se quanto scritto sia degna di nota e originale. In questo lavoro ho affrontato dei nuovi temi, assenti nei precedenti libri anche se esiste una relazione fra tutti i miei romanzi. Quando ci si confronta con l’ignoto, c’è sempre il timore di aver preso una strada errata. A volte mi sveglio nel cuore della notte ripensando ai capitoli del nuovo libro. Spesso rivivo dentro di me aspetti caratterizzanti certi miei personaggi. Insomma, è davvero tutto una novità, un camminare sulle nuvole: non sai bene se prenderai il volo o se cadrai giù per terra! È comunque uno dei momenti più entusiasmanti! Addirittura, quando queste forti emozioni mancano, in un certo senso mi ritrovo a cercarle.

Monica Casonato - Quando hai iniziato a scrivere il tuo nuovo libro c’era un titolo provvisorio?
 Inizialmente ad ogni lavoro attribuisco un codice: Progetto 6, 7, etc… a cui piano piano segue pure un titolo provvisorio. Per questa mia ultima creazione avevo pensato a “Le stelle perdute” perché ci troviamo in un mondo che ha perso la connessione con le proprie stelle. E’ avvenuto un distacco molto doloroso e ciò costituisce uno dei temi importanti affrontati nel libro. Ho avuto il piacere di sviluppare il titolo basandomi su una serie di proposte che sono state poi messe al vaglio di voi lettori.

Monica Casonato - In questi giorni il gruppo “Leggere Luca Rossi” ha avuto l’onore di accogliere un tuo sondaggio per la scelta del titolo definitivo del nuovo romanzo. Cosa rappresenta il titolo di un libro per uno scrittore? Perché ritieni importante sceglierlo insieme ai tuoi lettori?
 Il percorso di ricerca mi piace tantissimo. Ho fame di confrontarmi perché desidero iniziare a parlare di quello che ho scritto. Il titolo è uno dei punti di partenza più interessanti per poterlo fare. Così come per la grafica, per la sinossi o per altri aspetti, mi fa molto piacere trovare il supporto e l’aiuto dei lettori. Ritengo che da loro arrivino tantissimi suggerimenti e idee che si rivelano molto utili in questa fase di limbo che racchiude l’opera prima della sua pubblicazione. E’ un arrivare alla meta che mi piace fare accompagnato.

Roberta Diamanti - Quando hai scritto questo nuovo libro avevi già tutta la storia in mente o l’hai elaborata strada facendo?
Avevo un’emozione, un’energia dentro di me, poi il mio libro è fiorito pagina dopo pagina. Avevo in mente il seme, il bocciolo. In seguito il libro si è sviluppato con le scelte dei personaggi, con i sogni e con tantissime altre cose. Quella da me raccontata è una storia complessa, ampia, che affronta tanti temi, compresi quelli che toccano la più viva contemporaneità. All’inizio avevo un’idea generale che poi si è definita prendendo anche delle strade diametralmente diverse da quelle che avevo pensato inizialmente.

Roberta Diamanti - Dove hai trovato ispirazione per il tuo nuovo libro? Che sensazioni hai provato dopo averlo scritto?
 L’ispirazione l’ho trovata nella nostra contemporaneità. Nel terrore che le società di adesso siano sempre più chiuse, che prendano certe direzioni perchè spaventate da quello che è “diverso”, ripiegandosi inevitabilmente su se stesse. Mi ha coinvolto molto anche il tema ambientale. L’umanità non ha compreso che perdere il proprio pianeta, ovvero la propria casa, significa perdere tutto dal momento che non è ancora possibile trasferirsi su altri pianeti.  Ci sono, inoltre, dei riferimenti con alcuni elementi antichi ed è forte l’aspetto della perdita con le nostre parti spirituali più profonde. Ci tengo a dire che non è un libro improntato solo sul negativo. Inizia con una situazione difficile, poi si scopriranno tanti aspetti positivi.

Roberta Diamanti - Chi sono i personaggi che popolano il libro? Hai piacere di presentarceli? Hanno similarità con i personaggi conosciuti nelle altre tue opere narrative?
 Posso presentare i personaggi come sono all’inizio della storia. C’è un ragazzo molto giovane, si chiama Joel. E’ un ragazzo comune che fa un’esperienza un po’ come Herry Potter quando si trova al famoso binario 9 e mezzo. Joel sta passeggiando per la città ed entra in una società per arcieri, ma in questa città non esiste una società di questo tipo cosicché lui si ritrova in un ambiente in cui gli presentano l’uso dell’arco e della freccia dando per scontato che lui sia o voglia diventare un arciere. Il ragazzo di tutto ciò non ha mai saputo nulla e si ritrova immerso in una vicenda che non avrebbe mai immaginato. Incontra Glynia, un personaggio pieno di fede (mi ricorda Morfeus di Matrix); la ragazza crede alle parole di un anziano, uno dei pochi nel pianeta a ricordare il legame esistente con la forza e l’energia dell’universo e questa forma di spiritualità non è qualcosa di sviluppato in quel mondo ma deriva da un disegno più grande. Ecco, i due giovani sono i personaggi principali. La città, in cui s’ambienta la storia, è gestita da un primo cittadino, è però una persona evanescente e di facciata. In realtà il potere non è retto da lui, ma dalla sua assistente. Costui ha anche una figlia che a un certo punto si chiede perché nella loro società nessuno parla mai dell’esterno, di quello che c’è oltre i confini della città, di quello che esisteva prima nel loro passato. Questa curiosità è il gancio che ho sentito con la nostra contemporaneità. Spesso le nostre società hanno la tendenza a chiudersi in sè stesse, a ragionare come se non ci fosse nulla al di fuori, rendendo vano l’insegnamento della nostra storia. Ad esempio, in questi anni, gli insegnamenti trasmessi dai nostri nonni che avevano combattuto e vissuto la II guerra mondiale vengono a perdersi. Un altro personaggio particolare presente nel romanzo si chiama Dylon. Lo troviamo all’inizio mentre attraversa il deserto. Ha lasciato un ragazzo vicino ad una roccia perché troppo stanco e assetato e lui va alla ricerca dell’acqua. Dylon si trova in un mondo complesso, quello che fa da sfondo alla storia, e che non comprendiamo subito. Durante il cammino, gli appare un enorme termitaio, grande quanto un grattacielo, e nonostante abbia timore di raggiungerlo deve farlo perché è l’unica speranza per trovare l’acqua. Ci sono poi molti altri personaggi, come sapete, mi piace inserirne numerosi nei miei romanzi.

Francesca Colella - Vorrei chiederti cosa provi quando pensi all’ormai prossima uscita del tuo libro?
Non solo paura, ma tanta emozione. Per me la parte bella della scrittura è la scrittura, non scrivo per arrivare alla fine, non leggo per arrivare al finale dei libri. La parte bella è mentre fai tutte queste cose, mentre sviluppi capitolo per capitolo. Quindi la vera emozione è quello che provo ogni giorno. Sicuramente è un piacere arrivare al punto in cui potrò confrontarmi con tanti lettori che mi danno le loro indicazioni.

Roberta Diamanti - Si potrebbe parlare del seguito della tua prima trilogia, di un filo conduttore che lega le tue opere, oppure ancora una è il superamento dell’altra?
In questi giorni mi sono veramente reso conto della forte parentela che hanno tutte le mie opere, potrebbero quasi essere definite un ciclo in cui ci sono vicende inconsuete, mondi e dimensioni del tempo completamente differenti.  I Rami del Tempo sono collegati con i racconti di Energie della Galassia e, a loro volta, sono fortemente legati con le opere che sto scrivendo in questo momento. E’ come se dalla prima parola scritta avessi iniziato a creare e sviluppare un universo che poi ha preso tante strade e vicende disparate, ma che alla fine tornano tutte a far parte di un’unica grande corrente, di un unico grande fiume letterario della mia creazione. E ’un romanzo completamente nuovo, scritto in maniera differente, ma allo stesso tempo è figlio di tutto quello che ho scritto finora.

Francesca Colella - Questo libro che attendiamo con ansia sarà un solo volume o tre volumi come la prima trilogia?
Difficile dire se saranno tre volumi o più. Ci sarà sicuramente la pubblicazione di questo titolo sul quale mi sono molto impegnato e attualmente sto lavorando ad un secondo volume, ma vedremo quando e come   verrà alla luce. La storia potrebbe diventare un decalogo o anche essere una trilogia, per il momento ci concentriamo su questo titolo e su questa opera.

Francesca Colella - C’è già un titolo?
 Nel lungo percorso che ho fatto insieme a voi lettori, per ora sono arrivato a definire “L’eco delle stelle”. E’ un titolo che mi emoziona molto e che percepisco vibrare profondamente nel mio cuore. Ogni volta che lo sento in questi giorni continua a riempirmi di emozione. Il titolo è nato dal confronto con voi lettori, in particolare, c’è stato un giorno in cui mi sono svegliato pensando al titolo “L’occhio delle stelle” e ne ho discusso con un piccolo gruppetto di lettrici. Tu, Francesca, sei stata la prima a suggerirmi “L’eco delle stelle”, perciò ti ringrazio.

Monica Casonato - Sei soddisfatto della partecipazione e degli esiti ottenuti nelle maratone dei sondaggi che hai lanciato in questi giorni nei tuoi social?
 E’ stato un percorso davvero creativo e interessante. Ogni titolo rappresentava un punto di vista diverso su quella che era la storia. Sono partito da titoli completamente differenti gli uni dagli altri, ad esempio, c’erano dei titoli focalizzati sulla tragedia che vive la città come “La città di sangue”, “La città senza memoria”, “L’ultima alba” e un titolo che è piaciuto molto “Il soffio del destino”.  Mi sono reso conto che l’associazione, tra l’opera e quello che poteva essere colto di primo acchito con quest’ ultimo titolo, era che non sono i personaggi a creare il loro mondo e il loro destino, ma sembrava che il destino fosse qualcosa di alto, di immutabile, da cui loro non avrebbero potuto sviare. C’erano, inoltre, tutti i titoli relativi alle stelle che richiamavano il mio titolo iniziale: “Il soffio delle stelle”, ”La voce delle stelle” … Sono titoli molto importanti perché, come raccontavo prima, questo nostro mondo si è isolato, ha perso il collegamento con una forza universale e con qualcosa di superiore; tuttavia, alcuni di noi, in determinati modi nel cuore e nell’anima, continuano a sentire questo collegamento con l’oltre. E’ una cosa bella perché ci riporta un po’ a quelle che sono le esperienze che viviamo quando ci affacciamo alla finestra del cielo e guardiamo di sera il firmamento dell’universo con le stelle sopra di noi, chiedendoci come la nostra vita sia collegata con queste forze da tutti i punti di vistaI biologi si chiedono se la vita sia stata portata dalle comete, alcuni tipi di storici si chiedono se ci siano state influenze aliene sulla nostra evoluzione, le persone di fede si chiedono se esiste un collegamento diverso tra noi e un’energia universale nel mondo attuale. Nel mio romanzo queste domande sono ancora più vive perché molti personaggi sanno di provenire da un altro pianeta e si sono ritrovati su questo mondo, però sono stati isolati dal resto della galassia e si sono ritrovati come un figlio separato dalla madre. Tutti questi titoli delle stelle erano particolarmente e parzialmente adatti.

Francesca Colella - Si sa la data di pubblicazione?
Dovrebbe essere il 10 ottobre 2019 se tutte le operazioni con il correttore di bozze andranno bene e se non ci saranno intoppi.

 Monica Casonato - Personalmente ho trovato molto interessante scambiare con i lettori del gruppo le impressioni sulle loro scelte dei titoli. E’ stato utile e stimolante anche per te?
E’ un’emozione che ricerco e di cui ho fame. Come dicevo prima, nell’evoluzione del titolo la scelta finale è stata suggerita da una lettrice. Questo confronto dove ogni volta si riesce a guardare un qualcosa in più, a sentire un un’emozione diversa e a fare qualche passo in più insieme è davvero un percorso fantastico.

Francesca Colella - Dimmi tre aggettivi per definire il tuo nuovo libro?
Direi un libro energetico, spirituale, profondo. E’ quello che mi è venuto in mente. Poi mi auguro sia realmente così.

Marjane Ferreira - Cosa ti ha ispirato?
Adriana Camai - Cosa ti ha dato la spinta per scrivere questo libro?
Sicuramente il mondo in cui viviamo e   la paura che il nostro mondo un giorno possa non essere più questa bellissima casa.

Monica Casonato - Ripercorrendo le tappe di questo lungo processo decisionale si osserva che nel primo sondaggio i titoli evocano un’emozione, una domanda, un’altra dimensione e alcuni temi della storia. Nei sondaggi successivi le scelte mirano ad un unico argomento: le stelle. Ci puoi parlare di come hai strutturato i tuoi sondaggi?
Molti titoli nascono mentre scrivo l’opera stessa. I primi sondaggi riguardavano in pratica tutto quello che quest’anno   ho annotato e sognato durante la stesura del libro. Ho osservato che, ad esempio, c’erano dei titoli che a me piacevano tanto ed erano legati proprio alla freccia, c’era infatti come titolo “La freccia della vita”, ma ho notato che per alcuni il messaggio diventava   un po’ criptico ed esoterico. Quindi ho abbandonato questo genere di titoli. Quelli riguardanti “Le stelle”, invece, piano piano piano, hanno assunto un’importanza sempre maggiore, essendo più facilmente comprensibili. Una cosa di cui non ho parlato prima: è un’opera multidimensionale, nel senso che ci sono alcuni personaggi che scoprono come muoversi tra le varie bolle temporali e potremmo dire tra le varie dimensioni. Secondo la fisica moderna ogni volta che compiamo una scelta si creano due diverse realtà: un universo nel quale siamo andati da una parte e un universo nel quale siamo andati nell’altra. I personaggi di questo libro scoprono come riuscire a viaggiare tra queste dimensioni e lo fanno pensando che, se in questo nostra dimensione tutto sta andando così male, magari potremmo provare a cercare nelle altre dimensioni che cosa è andato bene qui, quali sono gli elementi che hanno fatto sì che quei mondi potessero continuare a esistere senza autodistruggersi.  I personaggi trovano un modo per fare certi viaggi e lo fanno sfruttando un arco e una freccia, però, quest’elementi, sembravano un po’ difficili da inquadrare da chi non avesse letto il libro. Perciò, mi sono orientato verso i titoli delle stelle.

Monica Casonato - Le stelle hanno ispirato tutti i poeti e non solo. Questa parola ha tanti significati metaforici. Può indicare i corpi luminosi del cielo, il destino, una guida, lo sguardo di una persona, gli occhi del cielo, un cammino… per Luca Rossi quale significato hanno le stelle in questa storia?
In questa storia direi tutto quello che hai scritto e menzionato. Per i miei personaggi hanno assolutamente tutti questi significati e non ci sono barriere al loro sentire. Le stelle, però, rappresentano il passato e il futuro al quale vorrebbero tendere. Noi non sappiamo se la nostra vita venga dall’esterno, invece loro ne hanno la certezza e vogliono tornare in queste loro stelle, hanno bisogno di loro, senza, temono di non riuscire a sopravvivere. In fondo è la stessa convinzione che ha anche l’autore nel senso che, spesso, sento questo collegamento con qualcosa che va oltre a quello che esiste nel nostro pianeta. Sento che il futuro spirituale e scientifico della nostra specie non è limitato solamente a questo mondo.

Diana Nuzzo - I tuoi sogni sono stati fondamentali per realizzare questo libro?
Credo non ci sia mai stato un racconto, un capitolo o un romanzo che non sia stato enormemente influenzato dai miei sogni. Di notte rielaboro tutto quello che sono le mie creazioni del giorno, c’è un’influenza continua tra giorno e notte.

Ramona Doneda - Il nostro pianeta sta già lanciando su il suo grido, ma pochi lo sentono, sei d’accordo?
Questo libro è un’eco del nostro pianeta, hai colto in pieno il suo messaggio.

Maria Grazia Buiobuio - Come scegli i personaggi dei tuoi libri?
Nascono sempre in modo totalmente emotivo, non esiste una pianificazione, nel senso che la storia fiorisce a poco a poco. Quando l’opera inizia a crescere loro spuntano da soli come se fossero già intorno a me mentre scrivo e iniziassero a far sentire le loro voci. Mi piace pensare che siano i personaggi a scegliere me.
Vi ringrazio tutti per questa splendida partecipazione, è stato emozionante ritrovarvi e bello iniziare a parlare del nuovo libro.

Videointervista pubblicata sulla pagina Facebook “Luca Rossi Author” il 4 settembre 2019.
Trascrizione di Monica Casonato (Nika Lake), amministratore del gruppo Facebook “Leggere Luca Rossi”.