mercoledì 3 aprile 2013

Il prezzo degli ebook

Quando un autore esordiente pubblica online il suo primo ebook si trova spesso a domandarsi quale sia il prezzo più appropriato. La mia risposta è molto semplice: il più possibile vicino a zero.

Alcuni ritengono svilente l'idea che un'opera d'arte possa essere venduta ad un prezzo così basso. Si dovrebbe tuttavia riflettere meglio sul concetto di contenuto digitale e sul trend attualmente in atto. Come è ben spiegato, anche grazie all'ausilio di grafici, da Jani Patokallio in Down, down, down: Books, e-books and apps all trending to zero il prezzo degli ebook e delle app in questo periodo sta precipitando verso il basso. Il motivo è semplice: chi naviga nel Web si aspetta che tutto sia gratuito o che costi comunque molto poco.

Occorre inoltre considerare che un autore esordiente ha all'inizio poco seguito e che non è facile distinguersi tra tutti coloro che iniziano a pubblicare. Il lettore comune non gradisce una richiesta troppo esosa da parte di chi non conosce e impiega un clic a dirigere il proprio interesse altrove.

Limitare il numero dei propri potenziali lettori per un errore sulla scelta del prezzo può essere controproducente. Al contrario, iniziare a farsi conoscere con un prezzo competitivo e un buon prodotto può rivelarsi una buona strategia per far sì che un domani qualcuno decida che valga la pena spendere un po' di più.

Io ho scelto sia di pubblicare diversi racconti di fantascienza gratuitamente sul mio blog, sia di tenere il prezzo del mio primo ebook molto basso. È vero, ho rinunciato in questo modo a parecchie royalty da parte di Amazon, tuttavia, da quando Energie della Galassia è stato pubblicato sul Kindle store, ha sempre mantenuto le prime posizioni della classifica fantascienza. Il pubblico ha gradito, le recensioni fin qui sono buone e mi auguro che un domani, pubblicando un secondo ebook, ci saranno parecchi lettori interessati all'acquisto.

Quando si inizia a pubblicare occorre avere molta pazienza. Difficilmente si è destinati ad avere subito successo. Anche i grandi autori nati dal self-publishing hanno spesso dovuto costruire la propria fortuna giorno dopo giorno. Il mio consiglio per i nuovi autori è dunque di farsi conoscere sia con del buon materiale gratuito sia con delle opere a prezzi competitivi e di non aver troppa fretta di guadagnare.

E voi, quanto siete disposti a spendere per un ebook? Scrivetelo nei commenti più in basso.

Su questo blog potete leggere alcuni miei racconti gratuiti e la serie di fantascienza Emozioni nella Nuvola, disponibile anche in formato audio..

La raccolta di racconti di fantascienza e fantasy Energie della Galassia è disponibile su Amazon Kindle e su tutti i maggiori ebook store online.

16 commenti:

  1. Ciao, sto cercando di creare una community di scrittori emergenti su google+. La community si chiama "scrittori italiani emergenti". Ho condiviso e apprezzato il tuo articolo perché inerente alle tematiche che sarebbe bello affrontare insieme ad altri scrittori in erba. Mi trovo d'accordo con l'idea che tenere bassi i prezzi degli ebook non significa svendersi. Io stesso ho pubblicato degli ebook gratuiti. Il problema più grande rimane sempre quello del mezzo di diffusione: per quanto ve ne siano sempre di nuovi, un libro di un emergente rimane una goccia in mezzo ad un oceano dove navigano solamente rari e coraggiosi lettori.

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  2. Ciao Leonardo,
    sono passato su Google+ a dare un'occhiata alla community, che mi sembra molto interessante.
    Per quanto riguarda il mezzo di diffusione, forse non occorre guardare molto lontano. Un blog, con degli articoli interessanti che introducano i potenziali lettori alle tematiche del libro, può sicuramente essere una buona strada.
    Inoltre i social network possono dare un grande aiuto. Naturalmente non vanno visti come luoghi dove fare pubblicità, bensì come mezzi per fare interazione, scambiare, creare e farsi conoscere.
    C'è chi proprio in questo periodo ha riscosso un certo successo con blog e social netowork. O sbaglio? ;)

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  3. No, non sbagli, il sostrato culturale e la realtà sociale però spesso aiutano... In Italia si è ammazzata la cultura per anni, tra le altre cose ne è derivato un paese che ha abbandonato la lettura. I social, i blog, e in generale il web, ti permettono di liberarti dalle vecchie logiche dell'editoria, per esempio, ma il mezzo in sé non basta per creare interesse. C'è chi neanche concepisce l'idea di leggere un libro. Ci sarebbe da capire le ragioni per cui molti si privano, prima di tutto, di un piacere.

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  4. Luca, sai che questo è un argomento dolente per me ;) Sono d'accordo sui prezzi bassi ma, come scrive anche Leonardo, l'importante è non svendersi. Un racconto di 100 pagine a 1 € ci sta, un romanzo non credo. Poi esistono varie tecniche di marketing, come dici tu, si può abbassare il prezzo del primo libro per favorire quelli dopo... l'importante è non scendere troppo. Questa corsa al ribasso non mi piace per niente :(
    Leonardo: dai un'occhiata a questo sito http://www.selectedselfpublishing.it/

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    1. Cara Lorena, devo in effetti ammettere che l'ispirazione per questo articolo mi è venuta in risposta al tuo intervento della settimana scorsa, del quale condivido molte parti.
      A tal proposito, mi sono documentato. Come è riportato nell'intervento che ho citato, sui mercati più evoluti il trend dell'abbassamento di prezzo è già in atto e non accenna a fermarsi. Prova a dare un'occhiata anche solo ai grafici: http://gyrovague.com/2013/03/26/down-down-down-books-e-books-and-apps-all-trending-to-zero/
      La cosa interessante è che questo sembra riguardare i contenuti digitali in senso più ampio, anche le app, per esempio.
      Questo però non significa che non sia possibile guadagnare con i contenuti digitali, ma semplicemente che occorre sperimentare nuovi modelli di business.
      Nelle app, ad esempio, accade spesso che si possano scaricare in versione free con funzioni limitate o pubblicità e che occorre pagare per le versioni premium.
      Nel caso in questione, un contenuto può essere offerto gratuitamente o a basso prezzo con l'idea di invogliare l'acquirente ad un eventuale acquisto.
      Il punto è che più la letteratura entra nel mercato digitale, più inizia a seguirne le regole, con tutti i limiti e i vantaggi che questo comporta.

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  5. Cultura, scuola, educazione sono assolutamente importanti. Tuttavia, ho l'impressione che oggi i naviganti leggano molto di più di quanto non si facesse prima dell'avvento del Web. Naturalmente, leggono in maniera diversa e si aspettano che tutto sia libero e gratuito su Internet. Però leggono.

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  6. Concordo sul prezzo basso. Magari non è giusto, magari è svilente ma il concetto è che l'autore esordiente si presenta in tutto e per tutto come il 'signor nessuno' e in qualche modo la diffidenza del lettore bisogna vincerla.

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  7. Sono dell'idea che un prezzo variabile dai 2,68 euro ai 2,99, per un romanzo superiore almeno alle 300 pagine, sia il giusto prezzo per un selfpublisher serio. I lettori che intendono farsi un'idea del valore dell'opera, possono farsela leggendo le'stratto gratuito. Un self che spende per editing, deposito opera, copertina, promozioni, etc.. svolge un lavoro e offre un prodotto. Ok, il prezzo deve per forza essere minore rispetto ai prezzi esorbitanti dei prodotti di alcune CE, ma con 3 euro ora come ora, ci compri un gelato... se l'opera merita, è corposa e suscita il mio interesse, personalmente 3 euro ce li spendo volentieri, anche se si tratta di uno scrittore sconociuto al grande pubblico :)

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    1. Ciao Simone, giustamente sia tu sia Lorena avete sottolineato l'importanza di un prezzo non troppo basso. Entrambi siete due fantastici esempi per ogni autore SP. Entrambi avete pubblicato più volumi, avete venduto e continuate a vendere moltissimo. Siete un po' il sogno di molti di noi.

      Il mio post sul blog è un consiglio per un autore esordiente che voglia arrivare dove siete voi. Per voi, il discorso, naturalmente, cambia. E quando si arriva al vostro livello è giusto azzardare politiche dei prezzi più remunerative. È interessante notare, tuttavia, che nell'analisi "Down Down Down ..." si legge chiaramente come di anno in anno il prezzo medio del prodotto digitale continui ad abbassarsi. Quindi il modello di business deve per forza adeguarsi

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    2. Concordo perfettamente con Simone, anch'io i 3 euro li spendo senza problemi per un libro che mi piace, anche self.
      Luca, io come esordiente ho iniziato da 2.99€ per il primo libro... e ho sempre venduto. Il discordo del: "Ma nessuno ti conosce", non ha molto senso... nemmeno io ero conosciuta, eppure dopo le prime recensioni positive c'è stato un passaparola che mi ha permesso di arrivare in cima alle classifiche senza dover mai abbassare il prezzo. Credo di aver messo il libro gratuitamente un solo giorno nei primi mesi, come promozione.
      A questo punto più che di prezzo dovremmo parlare di qualità? :D Diciamolo... se un libro è brutto, anche se lo vendi a 99 centesimi nessuno lo comprerà. Magari alcuni spinti dal prezzo saranno tentati... ma poi ne parleranno male e il libro non otterrà mai attenzione. Con questo non voglio dire che i miei siano un capolavoro, anzi, forse ho semplicemente preso il periodo e il genere giusto... perché, ahimè, anche per i libri vanno le "mode".

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    3. Lorena, ma tu sei Lorena Laurenti, L O R E N A L A U R E N T I. Tri è un bestseller fantasy. È una saga stupenda a cui io stesso ho dato il massimo dei voti. Sono migliaia di pagine affascinanti e ben scritte. Sarebbe bello se tutti potessero scrivere quello che hai scritto tu e conseguire il tuo stesso successo. Tuttavia, talora alcuni ebook sono più di nicchia, hanno una maturità diversa, l'autore deve ancora crescere per raggiungere certi livelli. Quindi, in questi casi, una politica dei prezzi più aggressiva può essere d'aiuto.

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  8. Ciao, tra poco dovrei esordire con il mio primo lavoro, che però non è un racconto o romanzo ma un saggio. Per questo credo che sia ancora più difficile farsi notare, quindi terrò il prezzo molto basso. Sul mio blog pubblico già da anni articoli, ovviamente gratuiti, con un discreto bacino di utenza, visto gli argomenti trattati. Faccio una domanda, secondo voi avrebbe senso pubblicare, a prezzo vergognosamente basso, qualche "articolone" o meglio dossier monografico, tanto per farsi un nome anche tra gli utenti che non hanno mai seguito il blog? Mi occupo di folklore, misteri e criptozoologia, e nel mondo anglosassone questa pratica é piuttosto in voga. Funzionerebbe anche qui da noi?

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    1. Gli argomenti che tratti mi sembrano in realtà molto interessanti. Il mistero, ben esposto e ben documentato, ha sempre un ottimo richiamo. Inoltre, la presenza di una buona utenza sul blog sicuramente aiuta. Direi comunque che per allargare il bacino di utenza può essere senz'altro una buona idea la pubblicazione di un ebook su diversi store, come Amazon, Kobo e iTunes. Cura in modo particolare titolo e cover.

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    2. Grazie mille. Il fatto che ci siano pochi ebook "in tema" italiani o tradotti un po' potrebbe anche aiutare... Speriamo bene!

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  9. Ottimo articolo, interessanti i commenti lasciati.
    Concordo sul fatto che il prezzo di un ebook non deve essere troppo alto, ma neanche troppo basso; dipende anche dalle pagine.
    Però, visto che qui si parla del prezzo degli ebook, mi spiegate che senso vendere un ebook ad euro 9,80, autore già affermato, quando pagando la stessa cifra a preferenza potrei comprarmi la versione cartacea?

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    1. Annaluisa, hai perfettamente ragione. Anche io non riesco a capire come mai i titoli importanti in versione ebook non godano di importanti sconti. È un peccato, perché in taluni casi sarebbe un grosso vantaggio per i lettori...

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