giovedì 17 gennaio 2013

La Guerra dell'Editor

Ogni giorno indossa l'elmetto, lascia la trincea e sale sul campo di battaglia. Inizia a sparare a refusi, passaggi discutibili, periodi che non le tornano. È brava, attenta, puntuale. Mi contatta su Facebook, via email. Si sottopone alle mie snervanti proteste. Ma procede indomita. Sicura del suo. Sicura che la sua collaborazione potrà aiutare a rendere scene e descrizioni ancora più vive, palpitanti.
Talora vengo colto da momenti di sconforto. Vorrei chiudere la discussione. Vorrei imporre la mia volontà semplicemente perché sono l'autore. Ma lei sa come prendermi e come abbindolarmi. Sa come trattarmi, a volte con la frusta, a volte con il sorriso. Nei momenti più difficili ci sentiamo al telefono e la sua cantilena dolcemente accentata di siciliano riprende il lavoro interrotto online.
È la mia editor. Attenta, premurosa, testarda, ma... assolutamente necessaria. Dopo poche settimane ho capito che non potrei rinunciare a lei. Giovani autori o scrittori consumati, è impossibile fare a meno dell'editor, di quella figura professionale che ha occhio, attenzione, conoscenze.
Nel mio caso sono fortunato. M*** F*** ci tiene, è paziente, sente il testo suo e non demorde di fronte alle mie bizze e ai miei capricci.
In questi mesi ho letto molti fantastici ebook di autori indipendenti: vicende eccezionali, scritte davvero bene, frutto di una creatività infinita. Il self-publishing mi piace perché spesso sfugge a qualsiasi logica editoriale e produce risultati assolutamente inediti e originali. La pecca maggiore riguarda proprio i refusi e gli errori: si è totalmente coinvolti e immersi in una lettura e l'erroraccio arriva puntuale, alterando il magico momento.
Dunque, il mio consiglio è di avvalervi di una brava editor. Sarei un po' geloso, ma M*** ve la consiglio senz'altro.
Se invece avete intenzione di pubblicare il racconto gratuitamente su una piattaforma di buon livello, il team di Zeugmapad vi aiuta nell'editing del testo e poi procede alla pubblicazione sulle proprie pagine. È un buon modo per farvi conoscere, senza rinunciare a un tocco di professionalità.

UPDATE: pochi secondi dopo aver letto questo pezzo, ha individuato e preteso la correzione di due refusi. Sono proprio senza scampo!

E voi, cosa ne pensate dell'editing? Ritenete che sia un passo necessario o che se ne possa fare a meno? Fatemelo sapere nei commenti qui sotto.

Il mio prima ebook di racconti di fantascienza e fantasy, Energie della Galassia, è attualmente sotto le grinfie di M***. Presto sarà online la versione 2.0, riveduta e corretta. Se lo avete già acquistato o se lo acquisterete in questi giorni in promozione a € 0,89, Amazon Kindle procederà in automatico all'aggiornamento.

4 commenti:

  1. L'editor è sicuramente una figura importante, ma credo che la questione principale sia trovare l'editor adatto alle proprie esigenze. Si deve creare un rapporto di mutua comprensione e non è sempre facile che avvenga.
    Io non ho un vero e proprio editor, bensì un gruppo di test reader e beta reader (a seconda della fase del testo) dai quali raccolgo commenti e indicazioni, per poi rielaborarli autonomamente.

    Al di là di questo, Amazon non aggiorna automaticamente gli ebook dopo le modifiche. Una volta che la nuova versione è stata approvata, dovresti rivolgerti all'assistenza di KDP e chiedere se possono inviare la richiesta di aggiornamento agli acquirenti o comunque mettere a loro disposizione la copia aggiornata in modo che possano decidere si sovrascriverla nel loro Kindle (così però perdono eventuali segnalibri, sottolineature e commenti). Amazon non può modificare direttamente i file senza il loro permesso.

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  2. Sono d'accordo sul fatto che l'editor deve essere una figura molto vicina alla nostra sensibilità, ma non troppo. Deve comunque essere in grado di avvertirci quando stiamo per cadere nel burrone.
    Grazie per le informazioni sugli aggiornamenti degli ebook. Avevo dato per scontato che gli ebook venissero aggiornati come avviene per le app dei vari store.

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  3. Leggendo molto mi sono accorto che spesso la pecca maggiore di alcuni scrittori, soprattutto esordienti per vari motivi, non sta nella trama o nelle idee che spesso sono innovative o una buona rivisitazione di altre ma piuttosto nella stesura. Ho avuto l'impressione leggendo alcuni libri che se ci fosse stata la mano dell'editor sarebbe stato molto più bello.
    Quindi sono convinto che il lavoro di un'editor sia indispensabile.

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    1. Assolutamente Elios. E aggiungo che è impossibile fare i furbi! Non c'è modo, a mio parere, per ovviare a questa figura. Da soli proprio non si riesce a supplire. Però magari l'editor può essere qualcuno vicino a noi che ci fa delle ottime condizioni. L'importante è evitare di pensare di poterne fare a meno e fare da soli.

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