venerdì 28 settembre 2012

"Carcere a Vita", fantascienza che fa riflettere sulla (in)giustizia di oggi


Questa mattina ho terminato la stesura del racconto “Carcere a Vita”. L'ho riletto e mi ha entusiasmato. E' stato emozionante scriverlo e sono soddisfatto del risultato.

Nel racconto, dall'ambientazione molto dark, alcuni personaggi ed eventi assumono connotati decisamente surreali. I meccanismi della giustizia appaiono volutamente incomprensibili.

A distanza di qualche ora tuttavia non riesco a spegnere una domanda che bussa con insistenza nella mente. Quanto la giustizia delle nazioni terrestri nel 2012 è lontana da quella che descrivo nel racconto?

E ancora, quali sono le condizioni dei detenuti nei paesi dell'America Latina o in quelli africani e che tipo di assistenza legale è garantita agli individui nella monolitica Cina?

Senza guardare lontano da noi, in che posizione si trova il nostro paese, l'Italia, nelle classifiche sulle libertà democratiche, sulla bontà dei meccanismi della giustizia, sulla libertà delle fonti di informazioni? Perché nel 2012 l'Italia ha ricevuto dodicimila condanne dagli organi europei per l'eccessiva durata dei processi?

Insomma, trovo il racconto avvincente e l'ambientazione affascinante, ma forse è anche un interessante spunto di riflessione sulle atrocità che migliaia di persone devono subire oggi sul nostro mondo.

Voi cosa ne pensate?

"Carcere a Vita" è disponibile esclusivamente su Amazon Kindle. E' il terzo racconto della collana Energie della Galassia. I primi due sono "Arcot e la Regina", disponibile su Smashwords e Kindle, e "Le Forme dell'Amore" (Smashwords, Kindle)

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