mercoledì 5 dicembre 2012

"Ancora un giorno", poesia di Luca Rossi

Ancora un giorno
per baciare il capo dei miei figli,
per guardare l'alba e il tramonto,
per gioire con te, che mi leggi,
e provi emozioni.
Ancora un giorno
per regalarmi al mondo,
per non pensare a tutto il tempo perso,
perduto in cose futili,
tristi orribili banali,
ma che mi hanno reso
quello che sono.
Ancora un giorno
prima dell'oscuro oblio,
prima che cali il velo.
Ancora un giorno
per camminare sull'arcobaleno,
giocare con le nuvole,
gettarmi tra le onde,
in questo mondo meraviglioso
denso di sorprese, amore, passione,
che scopri quando il tempo non c'è più,
quando i minuti sono contati,
quando ogni respiro può essere l'ultimo.
Ancora un giorno
per guardare i loro occhi,
quelli delle creature,
nate dal tuo ventre,
cresciute col mio sudore,
felici, ignari, sognanti
che tutto si meritano dalla vita.
Ancora un giorno, per favore,
ancora uno.

Torino, 5 dicembre 2012

1 commento:

  1. La bellezza di questa poesia è senza pari. Emozione pura, meraviglia e sgomento... sensazione che palpita. Amo questa poesia come figlia.

    RispondiElimina